avvocato per successione ereditaria

Articolo di Antonio Strangio

Sostituzione testamentaria: quando e come utilizzare questo strumento

Sostituzione testamentaria
avvocato per successione ereditaria
Articolo di Antonio Strangio

Sostituzione testamentaria: quando e come utilizzare questo strumento

La sostituzione testamentaria è un meccanismo legale che consente al testatore di stabilire, nel proprio testamento, l’attribuzione dei beni a un soggetto diverso dall’erede originariamente designato, qualora quest’ultimo non possa o non voglia accettare l’eredità.

In questo articolo, esaminerò in profondità la sostituzione testamentaria, illustrandone le varie forme, gli scopi e le implicazioni legali.

Inoltre, offrirò consigli pratici su come utilizzare questo strumento per non incorrere in errore.

Le diverse forme di sostituzione testamentaria

La legge prevede due tipologie di sostituzione testamentaria:

La sostituzione ordinaria, ovvero la sostituzione nella nomina a erede nel caso in cui questi non voglia o non possa accettare l’eredità, e la sostituzione fedecommissaria, mediante la quale il testatore istituisce erede un primo soggetto con l’obbligo di conservare e restituire i beni ricevuti, dopo la sua morte, in favore di un secondo soggetto.

Nell’ambito della sostituzione ordinaria è possibile individuare alcune particolari tipologie di sostituzione: la sostituzione reciproca e la sostituzione plurima di cui parlerò nei prossimi capitoli.

La sostituzione testamentaria ordinaria

La sostituzione ordinaria è regolata dall’art. 688 del codice civile che accorda al testatore la facoltà di nominare una persona in sostituzione del soggetto nominato erede per il caso in cui questi non voglia o non possa accettare l’eredità.

I presupposti affinché si possa verificare la sostituzione sono che la persona nominata erede “non voglia o non possa accettare”.

Ma cosa significa in concreto?

Provo a fare un esempio.

Ipotizziamo la seguente clausola testamentaria.

“Nomino erede mio nipote Orazio. Nel caso in cui Orazio non possa o non voglia accettare l’eredità, gli sostituisco mio cugino Giovanni”.

Ebbene, affinché Giovanni possa diventare egli stesso erede al posto di Orazio occorre che:

  • Orazio sia impossibilitato ad accettare in quanto premorto al testatore oppure dichiarato indegno o incapace a ricevere per testamento oppure, ancora, che la disposizione testamentaria in suo favore sia stata dichiarata nulla.
  • In alternativa, è necessario che Orazio non voglia accettare l’eredità (o il legato) per rinuncia, decadenza dal diritto di accettare oppure prescrizione, per il decorso del termine di 10 anni, del diritto di accettare.

Fintanto che questi presupposti non sussistono, Giovanni non può vantare alcun diritto sull’eredità.

I poteri del sostituito

Chiariti quali sono i presupposti perché trovi applicazione la sostituzione ordinaria, devo precisare che comunque la legge attribuisce qualche potere sostituito (la persona designata erede in subordine rispetto a un’altra persona). 

E infatti, al fine di tutelare la propria posizione, questi può

  1. Richiedere al giudice l’apposizione o la rimozione dei sigilli ai beni ereditari,
  2. Chiedere che venga redatto l’inventario,
  3. Chiedere venga nominato un curatore dell’eredità giacente
  4. Chiedere anche che venga assegnato un termine alla persona nominata in via principale affinché decida se accettare o meno l’eredità.

La sostituzione testamentaria reciproca

La sostituzione reciproca, disciplinata dal Codice civile, consiste nella designazione delle persone nominate eredi anche come sostituti nel caso in cui uno di essi non voglia o non possa accettare l’eredità.

Pensiamo al caso di Luca che nomina eredi Marco e Carlo così disponendo: “qualora Marco non possa o non voglia succedermi, gli sostituisco Carlo e, viceversa, per il caso in cui Carlo non possa o non voglia succedermi, gli sostituisco Marco”.

Questo è un classico esempio di sostituzione reciproca.

Ci si potrebbe chiedere: come funziona la sostituzione se i soggetti sono stati nominati eredi in parti diseguali?

Per tornare all’esempio di poco fa, ipotizziamo che Luca abbia nominato Marco erede per il 50% del suo patrimonio, Carlo per il 25% e la figlia Anna per il 25% disponendo la sostituzione reciproca.

In casi simili, la proporzione stabilita per la nomina ad eredi si deve rispettare anche nella sostituzione, salva diversa volontà del testatore.

Pensiamo al caso in cui a rinunciare sia Marco, a cui è attribuita la quota del 50% del patrimonio. In una simile ipotesi la sua quota del 50% si ripartisce tra Carlo e Anna secondo le rispettive quote: una metà del 50% di Marco va a Carlo e l’altra metà va ad Anna.

La sostituzione testamentaria plurima

Altra variante di sostituzione ordinaria disciplinata dalla legge è la sostituzione plurima, ossia la sostituzione di più persone a una sola.

Un esempio di sostituzione plurima potrebbe essere il seguente:

Arianna nomina suo erede Giovanni, e per il caso in cui questi non voglia o non possa accettare, gli sostituisce Dario, Claudia e Simone, congiuntamente tra loro.

In questo caso, i tre sostituiti subentreranno per la quota di un terzo ciascuno nell’eredità di Arianna.

La sostituzione plurima si può avere anche nel caso inverso, ovvero quando si dispone la sostituzione di più persone nominate eredi con una sola persona.

Ecco un esempio:

“Nomino miei eredi Giulia, Laura e Chiara. Se queste non vogliono o non possono accettare l’eredità, sostituisco loro Filippo”.

In questo caso, affinché Filippo subentri, è sufficiente la rinuncia o l’impossibilità di accettare di una sola tra le tre persone istituite eredi. Logicamente, Filippo subentrerà solo nella posizione della rinunciante e non delle altre due nominate eredi.

Sostituzione fedecommissaria

Diversa dalla sostituzione ordinaria è la sostituzione fedecommissaria. 

Con questo tipo di sostituzione il testatore può disporre che il soggetto da lui nominato erede conservi quanto ricevuto in eredità per poi restituirlo, alla propria morte, ad un altro soggetto.

La sostituzione fedecommissaria ha un limite: può essere utilizzata solo in funzione di tutela di un soggetto debole.

In soldoni, la legge considera valida questo tipo di sostituzione solo se diretta a trasmettere il patrimonio a una persona giuridicamente incapace (oppure minore di età gravemente incapace tal da far presumere la sua futura interdizione) per assicurarne le cure.

Una sostituzione fedecommissaria disposta per scopi diversi non è ammessa.

Scopi e implicazioni legali della sostituzione testamentaria

Dalla scrittura del testamento fino alla morte del testatore potrebbe passare parecchio tempo.

Il problema è che le circostanze potrebbero cambiare e l’erede originariamente scelto potrebbe trovarsi nell’impossibilità di:

  • Accettare l’eredità che gli è stata assegnata, ad esempio perché è morto prima del testatore o è stato dichiarato presumibilmente morto;
  • Voler accettare l’eredità e quindi rinunciarvi, lasciando passare il periodo di dieci anni per l’accettazione.

In questo caso, la volontà testamentaria espressa dal testatore andrebbe a vanificarsi e sarebbero applicati gli articoli del codice civile che regolano la successione legittima.

Di conseguenza, i parenti più prossimi viventi del testatore, determinati secondo le norme del codice civile, sarebbero i beneficiari del patrimonio.

Ecco, quindi, che utilizzare la sostituzione testamentaria potrebbe rivelarsi una buona soluzione per garantire che l’eredità sia attribuita, per esempio, solo ai propri discendenti e così evitare che il patrimonio venga attribuito, secondo legge, a parenti lontani o comunque non graditi.

Con il verificarsi dei presupposti previsti perché operi la sostituzione, si verificherà che, il sostituito, ovvero la persona indicata in sostituzione dell’erede designato, subentrerà a pieno in tutti i diritti del de cuius e sarà pienamente e totalmente erede con ogni conseguenza di legge.

Consigli pratici per la redazione di una sostituzione testamentaria

Scrivere una clausola contenente una sostituzione testamentaria non è facile e, per questo, il mio consiglio è quello di farsi sempre assistere da un avvocato specializzato in successioni.

Le accortezze da adottare sono molteplici:

  • E’ importante scrivere in modo che sia chiaro individuare la persona che dovrà sostituire l’erede designato;
  • Nel caso di più persone istituite eredi, è molto importante verificare se nel caso di sostituzione le quote di patrimonio attribuite siano soggette a variazione o rimangono le medesime;
  • E’ sempre consigliabile prevedere più sostituzioni per il caso in cui neppure il sostituto possa accettare l’eredità;

Conclusioni sulla sostituzione testamentaria

Mi auguro che questo articolo abbia fornito una buona panoramica sulla funziona della sostituzione testamentaria.

Uno strumento che, se ben impiegato, può garantire una ulteriore e maggiore tutela alla volontà del testatore ed evitare che il patrimonio finisca nelle mani di soggetti non graditi.

Se intendi pianificare la tua successione oppure se ti trovi alle prese con un testamento contenente una clausola di sostituzione, ti invito a contattarmi: sono sempre a disposizione per fornire pareri e consulenze personalizzate in materia di successioni ereditarie.

Hai bisogno di una consulenza in materia di successioni?

avvocato per successione ereditaria
Avv. Antonio Strangio

Avvocato per vocazione, sono appassionato di diritto delle successioni e diritto di impresa. Materie su cui si focalizza la mia attività professionale. 

Argomenti

Leggi anche..