Sai quante successioni ereditarie transfrontaliere in Europa si verificano ogni anno?
Non conosco la cifra esatta, ma ti garantisco che sono veramente tante.
Ogni anno, ormai da moltissimi anni, migliaia di persone lasciano l’Italia per trasferirsi in un diverso paese dell’Unione alla ricerca di un miglior posto di lavoro, per ricongiungersi con il proprio partner o semplicemente per ripartire da zero in un nuovo paese.
Queste persone, come è naturale che sia, prima o poi vengono meno, muoiono.
Cosa succede alla morte di una persona già titolare di beni in diversi paesi dell’Unione Europea?
Banalmente, e a mo’ di esempio, che succede se la persona della cui successione si tratta, aveva conti correnti in Francia, Germania o Spagna? Come si dovrà comportare l’erede in questi casi e a quali problemi potrebbe andare in contro?
In questo articolo, ti offro una guida completa e dettagliata sulle successioni ereditarie transfrontaliere nell’Unione Europea per poter cogliere così i vari aspetti legati a questo tipo di successione, tra cui la determinazione della legge applicabile e l’individuazione dell’ autorità giudiziaria competente.
Come funziona la successione ereditaria europea?
Partiamo dalla definizione: per successione ereditaria europea può intendersi quella successione che vede coinvolti due o più Paesi dell’Unione Europea.
Esempio: ci troviamo in un caso di successione europea allorquando si tratti dell’eredità di un cittadino francese deceduto in Spagna e con beni in Portogallo, Italia e Grecia.
In ipotesi simili, i problemi che potrebbero sorgere possono essere molteplici: si immagini il caso del cittadino spagnolo, residente in Italia, padre di due figli, che redige testamento lasciando tutto ad un amico italiano.
I figli potranno invocare la lesione della legittima? Quale legge si applica? Quella italiana o quella spagnola? (in questo ultimo caso, infatti, non sempre è garantito il diritto alla legittima).
E poi, in caso di conflitto, decide il giudice italiano o quello spagnolo?
Avrai capito allora che, quando si tratta di questo tipo di successioni, i problemi da risolvere sono fondamentalmente due:
- capire quale sia legge da applicare al caso concreto;
- determinare quale giudice sia competente a decidere in caso di controversie.
Regolamento UE 650/2012
Le soluzioni a questi due problemi sono fornite dal Regolamento (UE) n. 650/2012 del 4 luglio 2012 che disciplina il tema delle successioni ereditarie in Europa offrendo al cittadino dell’Unione Europa.
In linea generale, la legge applicabile a una successione è quella dello Stato in cui il defunto aveva la sua residenza abituale al momento della morte (salvo che si riesca a dimostrare che il defunto, al momento della morte, aveva legami più stretti con un altro Stato rispetto a quello della sua residenza abituale);
In alternativa, il regolamento consente alla persona desiderosa di pianificare la propria successione, di scegliere la legge dello Stato di cui è cittadino come legge applicabile alla sua successione. Questa scelta deve essere espressa chiaramente in una dichiarazione nelle disposizioni per causa di morte, come un testamento internazionale.
Esistono due eccezioni: Danimarca e Irlanda. Per questi due Paesi ci sono regole diverse che affronterò in un altro articolo.
Successione ereditaria europea: quale giudice decide in caso di conflitti tra eredi?
Nel contesto del Regolamento (UE) n. 650/2012, la determinazione del giudice competente a decidere in caso di contenzioso segue principi ben definiti.
Per capire quale giudice è competente a decidere, si fa riferimento ai seguenti principi:
Residenza abituale del defunto
Generalmente, i tribunali dello Stato membro in cui il defunto aveva la sua residenza abituale al momento della morte sono competenti a trattare la successione. Questo criterio è in linea con il principio che la successione dovrebbe essere regolata dalla giurisdizione più strettamente connessa al defunto.
Scelta di giurisdizione
Se il defunto aveva scelto la legge di uno Stato membro di cui era cittadino come legge applicabile alla sua successione (come consentito dal Regolamento), i tribunali di tale Stato membro possono anche essere competenti, a condizione che il defunto avesse anche una residenza abituale in quel paese al momento della scelta.
Accordo tra le parti
In alcune situazioni, le parti coinvolte in una successione possono concordare di sottoporre il caso a un giudice specifico. Questo accordo deve essere conforme con le condizioni e i limiti stabiliti dal regolamento.
Come si richiede la successione ereditaria europea?
La successione viene generalmente gestita da un’autorità – spesso un tribunale o un notaio – del Paese competente. Nella maggior parte dei casi, questa autorità tenderà ad applicare alla successione il proprio diritto nazionale. Per evitare ciò è necessario che la successione ereditaria europea sia espressa in modo esplicito e chiaro in un testamento o in una dichiarazione distinta. Il testamento o la dichiarazione saranno considerati validi se rispondono ai requisiti:
- del Paese dell’UE in cui il de cuius aveva residenza abituale;
- della legislazione del Paese di cui il de cuius aveva la cittadinanza, se questi ha scelto questa come legge applicabile.
Certificato Successorio Europeo
Il citato regolamento introduce anche anche un certificato successorio europeo (CSE). Tale certificato è usato dall’autorità che si occupa della successione e può essere utilizzato dagli eredi eredi, dai legatari, dagli esecutori testamentari e dagli amministratori dell’eredità per dimostrare il loro status ed esercitare i loro diritti o poteri in altri Stati membri.
Una volta rilasciato, il CSE è riconosciuto in tutti gli Stati membri senza dover ricorrere a procedure speciali aggiuntive.
È un documento che permette a tutti gli effetti di vedere riconosciute le volontà testamentarie in tutti gli Stati Membri.
Faccio un esempio per farti comprendere l’utilità del Certificato Successorio Europeo:
Ipotizziamo che tuo padre, il de cuius, abbia lavorato in Germania e lì abbia acceso un conto corrente presso una banca locale ove è depositata una somma di denaro. Alla sua morte, tu, in quanto erede, vorrai prelevare quella somma.
Ebbene, la banca, per poter sbloccare la somma, vorrà avere la prova che tu sei effettivamente l’erede di tuo padre. Il Certificato Successorio Europeo serve proprio a questo: garantire certezza, anche all’estero, circa la qualità di erede o legatario di una persona.
Una volta presentato il Certificaro Europeo alla banca, debitamente tradotto, questa non potrà rifiutare di liquidare l’attivo del conto corrente già appartenuto a tuo padre.
Quali sono i vantaggi della successione ereditaria europea?
I vantaggi della successione europea, regolamentata principalmente dal Regolamento (UE) N. 650/2012, sono molteplici, soprattutto in un contesto dove le persone e i patrimoni sono sempre più transfrontalieri. Ecco alcuni dei principali benefici:
- Unificazione delle regole: il Regolamento fornisce un quadro legale unificato per le successioni che coinvolgono più stati membri dell’UE. Questo aiuta a ridurre le complessità legali e le incertezze che possono sorgere in caso di successioni internazionali.
- Determinazione chiara della legge applicabile: Il regolamento stabilisce regole chiare sulla determinazione della legge applicabile alla successione. Ciò facilita la comprensione di quale legislazione nazionale sarà utilizzata per regolare l’intera successione.
- Certificato di Successione Europeo (CSE): il CSE consente un riconoscimento e una esecuzione più semplici delle decisioni di successione in tutti gli stati membri. Questo documento ufficiale prova lo status di erede, legatario, esecutore testamentario o amministratore dell’eredità in tutta l’UE.
- Semplificazione delle procedure: il regolamento mira a semplificare le procedure amministrative per le successioni internazionali, rendendo più facile per gli eredi gestire un’eredità che si estende attraverso diversi paesi europei.
- Riduzione dei conflitti di legge: con regole chiare sulla legge applicabile, si riducono i rischi di conflitti di legge tra i diversi ordinamenti giuridici coinvolti in una successione transfrontaliera.
- Maggiore certezza giuridica: gli eredi e le altre parti coinvolte possono beneficiare di una maggiore certezza giuridica riguardo ai loro diritti e obbligazioni in una successione che coinvolge più paesi.
- Protezione dei diritti degli eredi: Il regolamento protegge i diritti degli eredi, indipendentemente dalla loro nazionalità o residenza, assicurando che la loro posizione sia riconosciuta in modo uniforme in tutta l’UE.
- Facilitazione della pianificazione successoria: per coloro che possiedono beni in più paesi dell’UE, il regolamento facilita la pianificazione successoria, permettendo di predisporre testamenti e altre disposizioni in modo più efficace.
- Riconoscimento delle decisioni giudiziarie: le decisioni giudiziarie prese in uno stato membro in materia di successione sono riconosciute e possono essere facilmente eseguite in un altro stato membro, senza bisogno di procedure complesse.
Questi vantaggi rendono il processo di successione più fluido e meno problematico per le persone con interessi e legami in più paesi europei, facilitando la gestione delle eredità in un contesto internazionale.
Quali sono le limitazioni della successione ereditaria europea?
Ovviamente, oltre ai vantaggi, le regole sulla successione europea presentano dei limiti che possono assumere rilevanza in alcuni casi.
Può accadere che l’autorità del Paese europeo che gestisce la successione rifiuti di applicare determinate disposizioni della legislazione del Paese di cui il de cuius aveva la cittadinanza se sono contrarie all’ordine pubblico locale. Ad esempio, potrebbe rifiutare di applicare disposizioni che discriminano tra gli eredi sulla base del sesso o del fatto che siano o meno legittimi.
Inoltre, la normativa europea sulle successioni non stabilisce quale autorità debba gestire e quale legislazione debba applicarsi a determinati aspetti connessi alla successione, come:
- le tasse di successione che gli eredi dovranno pagare sul patrimonio;
- lo stato civile: ad esempio, chi vada considerato come ultimo coniuge;
- il regime patrimoniale del matrimonio o dell’unione civile: vale a dire come il patrimonio vada suddiviso dopo la morte del coniuge o partner
- le questioni riguardanti le società: ad esempio, come suddividere le azioni detenute.
Quando conviene utilizzare la successione ereditaria europea?
Certamente, posso riformulare il paragrafo evitando l’uso di elenchi:
Quando conviene utilizzare la successione ereditaria europea?
L’utilizzo della successione ereditaria europea diventa particolarmente appropriato in situazioni dove la residenza e la cittadinanza si trovano in paesi differenti all’interno dell’Unione Europea. Questa scelta può semplificare notevolmente le procedure di successione, sfruttando le normative unificate previste dal Regolamento UE. È importante, tuttavia, valutare attentamente i vari aspetti delle leggi di successione nei diversi paesi coinvolti. Questo include non solo le regole legali, ma anche le implicazioni fiscali e i costi amministrativi associati alla gestione dell’eredità in questi paesi.
Un’accurata valutazione dei costi della successione nei vari stati membri dell’Unione Europea permette di orientarsi con maggiore consapevolezza nel contesto delle successioni transfrontaliere. Questo processo di valutazione è cruciale, in quanto i costi e le procedure possono variare significativamente da uno stato all’altro, influenzando la scelta sulla gestione dell’eredità. Affidarsi a consulenze specializzate in materia di successioni internazionali può fornire un quadro chiaro e dettagliato, facilitando la presa di decisioni informate in merito alla gestione ottimale dell’eredità in ambito europeo.
In definitiva, l’opzione della successione ereditaria europea si rivela vantaggiosa in termini di semplificazione e chiarezza, specialmente in contesti multistatali, ma richiede un’attenta considerazione di tutti i fattori coinvolti per garantire la scelta più adeguata alle circostanze individuali.
Quali sono i costi della successione ereditaria europea?
Il fattore costo è un elemento da tenere bene in considerazione quando si tratta di successione europea. L’erede dovrà sostenere costi per gli onorari dei diversi professionisti coinvolti (notai, avvocati, traduttori) più i costi delle imposte previste per determinati atti. Per esempio, in Italia al certificato successorio europeo trova applicazione l’imposta di registro in misura fissa, che è pari attualmente a 200 euro (lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 563 del 27 novembre 2020). Insomma, definire una pratica concernente una successione europea può essere abbastanza costoso ed è importante averne consapevolezza.
Successione ereditaria transfrontaliera in Europa: conclusioni
Per concludere, spero tu abbia recepito il seguente concetto: navigare nelle acque complesse delle successioni internazionali, anche quando coinvolgono paesi dell’Unione Europea, può essere un’impresa ardua e intricata. Trovarsi di fronte alla sfida di affrontare o difenderti in un processo di fronte a un giudice straniero non è una situazione comune. Conosco bene queste dinamiche e posso assicurarti che gestire tali situazioni richiede competenza e una guida esperta.
La mia raccomandazione, come spesso accade, è di affidarsi a specialisti che abbiano una solida esperienza pratica in quest’ambito e che possano offrire un supporto completo, anche a livello internazionale.
Se ti trovi coinvolto in una successione internazionale e hai bisogno di orientamento legale chiaro e affidabile, mi puoi contattare per fissare una consulenza legale online tramite video chiamata: cercherò di orientarti al meglio offrendoti la migliore soluzione per il tuo caso.