Articolo di Antonio Strangio

Successione internazionale extra UE: la guida completa

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Articolo di Antonio Strangio

Successione internazionale extra UE: la guida completa

Le successioni internazionali stanno diventando sempre più comuni a causa dell’aumento dei matrimoni transnazionali e della crescente mobilità delle persone per motivi di studio, lavoro o pensionamento. 

Basti pensare che anche l’acquisto di una proprietà in un altro Paese può attribuire una dimensione internazionale alla successione

In Italia poi il fenomeno delle successioni internazionali è molto diffuso, con migliaia di casi che si aprono ogni anno. 

Si pensi, ad esempio, ai tanti casi di successione con eredi stranieri residenti all’estero.

È fondamentale che le persone coinvolte in queste situazioni, o che potrebbero esserlo in futuro, abbiano una chiara comprensione di come funzionano le successioni internazionali, quali leggi saranno applicate e quale autorità sarà coinvolta nel processo decisionale.

In questo articolo, ti offro una guida completa e dettagliata sulle successioni internazionali al di fuori dell’Unione Europea così da comprendere i vari aspetti legati a questo tipo di successione, tra cui la determinazione della legge applicabile e l’individuazione dell’ autorità competente a decidere in caso di contenzioso. 

Quando si parla di successione internazionale extra UE

Si parla di successione internazionale extra UE tutte le volte in cui nella successione siano coinvolti Stati non facenti parte dell’Unione Europea. Ad esempio, quando il defunto italiano lascia in eredità degli immobili in Canada. Oppure quando un italiano residente in Brasile lascia dei beni in Brasile a parenti italiani. 

I problemi della successione internazionale

Quando si è coinvolti in una successione internazionale sono principalmente due i problemi da affrontare: 

  • Individuare quale legge regolerà la successione;
  • Capire in quale Paese dovrà essere decisa la controversia; 

Le risposte a entrambe le questioni, per il cittadino europeo, sono offerte dal Regolamento (UE) n. 650/2012.

Quale legge si applica nella successione internazionale extra UE

Il Regolamento (UE) n. 650/2012 è stato adottato dagli stati europei allo scopo di garantire massima certezza ai beneficiari di una successione internazionale ed evitare decisioni contrastanti tra i vari Paesi. 

Il Regolamento detta le regole che i Tribunali chiamati a giudicare i casi di successioni transfrontaliere dovranno applicare per stabilire chi dovrà decidere la causa e quale sarà la legge da applicare.

In relazione a quest’ultimo punto, il Regolamento ha stabilito che il criterio principale per individuare la legge che regolerà la successione è la residenza abituale del de cuius.

Come individuare la residenza abituale nella successione internazionale?

Per individuare la residenza abituale di una persona occorre di volta in volta fare delle valutazioni tenendo in considerazione, ad esempio, la durata e la regolarità del suo soggiorno nel Paese, i motivi che hanno spinto quella persona a vivere in quel paese, i legami che ha creato lì ecc… 

Pensiamo al caso del cittadino Canadese che abbia acquistato una casa in Italia da oltre 10 anni e, sebbene formalmente non residente in Italia, trascorra nel nostro Paese la maggior parte del suo tempo.

Eccezioni al criterio della residenza abituale 

Tuttavia, ci sono casi in cui si può derogare al criterio della residenza abituale per individuare la legge applicabile alla successione.  

Questo accade, in primo luogo, quando il de cuius aveva legami manifestamente più stretti con un altro Stato

Pensiamo a Camil, cittadino USA, che ha stabilito la propria residenza in Italia a 70 anni dopo aver sempre vissuto negli USA, il quale muore dopo un anno dal suo trasferimento in Italia.

In questo caso è evidente che alla successione di Camil potrebbe applicarsi la legge USA nonostante fosse residente in Italia in quanto, essendosi qui trasferito da poco, è presumibile avesse collegamenti più stretti con gli USA piuttosto che con l’Italia. 

In secondo luogo, è possibile fare a meno del criterio della residenza abituale quando la persona della cui successione si tratta abbia scelto, magari con il testamento o con un atto scritto, una legge diversa

La scelta, tuttavia, non è totalmente libera, in quanto deve ricadere tra le seguenti:

  • o la legge dello Stato di cittadinanza (o una della più) al momento della scelta; 
  • o la legge dello Stato di cittadinanza (o una delle più) al momento della morte. 

Questa scelta deve avvenire in modo espresso, mediante testamento o, comunque, risultare in modo implicito, ma non equivoco, dalle clausole contenute nel testamento. 

Scegliere la legge da applicare potrebbe essere utile in tutti i casi in cui è probabile lo spostamento della propria residenza abituale in un paese straniero e si desidera l’applicazione della legge del paese d’origine. Lo stesso si potrebbe dire nel caso in cui un soggetto sia in procinto di acquisire una nuova cittadinanza e abbia preferenza per la legge di quello Stato.

In quale Paese deve essere decisa una causa relativa a un caso di successione internazionale extra UE

Occorre anche stabilire quando il Giudice italiano abbia il potere di decidere su una successione internazionale. Il Giudice italiano potrà applicare poi la Legge italiana o la legge straniera, a seconda dei casi.

Ebbene, il Regolamento n.650/2012, in base all’art.4, prevede che

“sono competenti a decidere sull’intera successione gli organi giurisdizionali dello Stato membro in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento della morte”. 

Quindi rileva la Legge dell’ultima residenza o domicilio abituale della persona della cui successione si tratta.

Esempio: Mike, cittadino australiano, risiede in Toscana da 10 anni. Alla sua morte, in un eventuale contenzioso tra eredi, sarà competente a decidere il Tribunale Italiano applicando la legge Italiana (salvo che Mike, con il suo testamento, non abbia deciso diversamente). 

Ovviamente, questa è la regola generale. I casi potrebbero potrebbero presentare elementi diversi e, di conseguenza, soluzioni diverse.

Per esempio, nel caso di successione internazionale Italia Usa, con cittadino Usa proprietario di beni in Italia, potrebbe accadere che, come deciso di recente dal Tribunale di Catanzaro, a decidere possano essere sia i Giudici USA che quelli italiani (limitatamente ai beni immobili situati in Italia).

Gli strumenti per la gestione della successione ereditaria internazionale extra UE

Tra gli strumenti per gestire al meglio una successione internazionale extra UE vi è sicuramente il Testamento Internazionale.

Si tratta di una particolare forma di testamento in grado di produrre i propri effetti a livello internazionale, a prescindere dall’ubicazione dei beni, dalla nazionalità, dal domicilio e dalla residenza del testatore. Esso trova la propria disciplina nella Convenzione di Washington del 26 ottobre 1973 sull’adozione di norme uniformi in materia testamentaria, cui l’Italia ha aderito a mezzo della 1. 29 novembre 1990, n. 387.

Altro strumento, valido però solo per successioni internazionali UE, è il certificato successorio europeo: un documento emanato dall’autorità preposta al procedimento successorio per l’utilizzo da parte degli eredi, legatari, esecutori testamentari e amministratori di patrimoni al fine di provare il loro status e di esercitare i diritti e i poteri previsti dalla legge in altri Stati membri.

Una volta emesso, è riconosciuto in tutti gli Stati membri senza una procedura particolare di riconoscimento.

Casi di successioni transfrontaliere extra UE

Credo sia più agevole comprendere il funzionamento delle successioni internazionali extra UE, osservate dalla prospettiva Italiana, mediante qualche esempio concreto.

Primo esempio:

Alina, cittadina russa residente in Italia da oltre 20 anni, muore nel 2019. Non era sposata e non aveva figli e non rientrava in Russia da molti anni. Il suo patrimonio è composto dai suoi risparmi, circa 50.000 euro, oltre a preziosi e gioielli vari. 

Si pone il problema di stabilire quale legge regolerà la successione di Alina.

Ebbene, in base a quanto sopra esposto, la successione di Alina sarà regolata dalla legge Italiana in quanto: Alina era residente da molto tempo in Italia; in Italia lavorava ed aveva la propria vita sociale ed in Italia si trovano i beni ereditari.. 

Secondo esempio:

Janice, cittadina USA, è deceduta in Italia nel 2018, Paese in cui si era trasferita nel 2008. Janice aveva lasciato gli USA nel 1980 e si era trasferita in Scozia con il marito, senza fare più ritorno al suo Paese di origine, salvo qualche viaggio sporadico. Il patrimonio, al momento della morte, comprendeva beni immobili e un conto corrente in Italia e beni mobili (titoli) in Scozia. 

In base al Reg. (UE) 650/2012 potrebbe ritenersi che la de cuius avesse la propria residenza abituale in Italia al momento della morte e quindi tale legge sarebbe stata applicabile all’intera successione. Infatti, tenuto conto di tutte le circostanze del caso, è sostenibile che Janice avesse radicato in Italia il proprio centro d’interessi.

In effetti, il trasferimento in Italia fu stabile sin dall’inizio avendo i coniugi venduto la propria casa in Scozia per acquistare una masseria in Italia. Janice si era inoltre ben integrata nella comunità locale svolgendo la propria attività lavorativa di insegnante di Yoga. Non c’è dubbio quindi che, alla successione di Janice, debba applicarsi la legge Italiana. 

Conclusioni sulle successioni transfrontaliere extra UE

I casi di successioni in cui siano coinvolti Stati non facenti parte dell’Unione Europea possono presentare notevoli problematiche non facili da risolvere. Può accadere che alla successione debba applicarsi una legge straniera o, ancora, che il contenzioso relativo alla stessa sia sottoposto ad una giurisdizione estera. 

In simili casi, il mio consiglio è sempre quello di affidarsi a professionisti che abbiano esperienza concreta in materia e, soprattutto, che siano in grado di garantire assistenza completa, anche all’estero. 

Altro consiglio molto importante, in questi casi, è la prevenzione. 

Con il testamento internazionale ma anche, con le dovute accortezze, con un testamento Italiano, è possibile regolare la propria successione di modo che, dopo la morte, non si creino problemi per individuare la legge competente. 

In qualità di professionista incaricato da eredi stranieri o italiani ho maturato esperienza in casi di successione ereditaria beni all’estero e posso agevolmente prestare assistenza in relazione a casi di successioni transfrontaliere.

Se ti trovi coinvolto in un caso di successione internazionale e vuoi ricevere tutti i chiarimenti legali del caso, clicca qui in basso per chiedermi una consulenza legale online in videochiamata. 

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Avv. Antonio Strangio

Avvocato per vocazione, sono appassionato di diritto delle successioni e diritto di impresa. Materie su cui si focalizza la mia attività professionale. 

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